Elena Giannarelli si è laureata in Lettere classiche nel 1974 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, discutendo con il prof. Antonio La Penna una tesi dal titolo L’infanzia nella biografia e nell’autobiografia cristiana antica e riportando la votazione di 110/110 e lode. Ha svolto attività prima di assegnista e poi di ricercatore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1974 al 1983, collaborando con lo stesso La Penna, con Arnaldo Momigliano, con Guido Martellotti. Dopo numerosi soggiorni di studio all’estero (Parigi, Oxford, Berlino), si è specializzata in storia della biografia antica e ha dedicato molti lavori alla presenza delle donne nel primo cristianesimo, alla rappresentazione biografica dell’infanzia, alle “Vite” dei santi, a problemi di esegesi biblica e di filologia patristica. Un altro suo costante oggetto di studio è costituito dal Fortleben di classici greci e latini negli scritti tardo-antichi e medievali, con una particolare attenzione per il Petrarca e, negli ultimi anni, per la letteratura umanistica (Alberti e Quattrocento fiorentino).
Dal 1983 al 2000 ha svolto attività di ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze. In assenza di una cattedra di Letteratura cristiana antica, ha collaborato con le cattedre di Letteratura latina, Filologia ebraica, Filologia medievale e umanistica, Storia del cristianesimo antico; a partire dal 1991 ha tenuto per affidamento l’insegnamento di Letteratura cristiana antica fino al 2000, quando è divenuta professore associato di Letteratura cristiana antica presso la stessa Facoltà fiorentina; la conferma in ruolo è arrivata nel 2005, per ritardi burocratici. E’ inoltre dal 1980 professore invitato presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, dove ha svolto corsi di greco biblico e di esegesi cristiana antica.
Ha al suo attivo numerosissime partecipazioni a Convegni Internazionali che l’hanno portata in molti paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Australia (Sidney e Melbourne); mantiene rapporti di collaborazione con il Centre for Early Christian Studies della Catholic University of Australia, con l’Institut fuer Kirchenrecht und Kirchengeschichte dell’Università di Wien e con la cattedra di storia bizantina del King’s College, London.
Ha fatto parte di gruppi di ricerca nazionali e internazionali, come dimostra la sua bibliografia. Su invito del Centro de Estudios del Romanico, Universitad de Cantabria, ha svolto il corso: El significado del trabajo en la vida monastica primitiva (1990). Ha diretto la sezione “Late Antiquity” di tre “Research Conferences”, sotto l’egida della European Science Foundation di Strasburgo (Le Bischenberg 1992; Mont Sainte-Odile 1995; Seefeld in Tirol 1998). E’ stata coordinatrice della “Scuola Estiva di Storia delle donne” a Pontignano per l’anno 1997 e vi ha svolto due corsi (1996 e 2000). Ha partecipato al progetto “Gender models in Formative Christianity and Islam”, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Norvegia negli anni 1998-2000. E’ Presidente del Centro di Studi Patristici di Firenze e organizza ogni anno la serie delle Letture Patristiche, giunte al XXIX ciclo; ha fatto parte del comitato di redazione della rivista “Genesis” ed è stata nel Direttivo della rivista “Storia delle donne”. E’ stata membro del Consiglio Direttivo del Centro di Studi e Documentazione San Lorenzo di Firenze; ha aderito all’AISSCA (Associazione italiana per lo studio della santità, dei culti e dell’agiografia). E’ consulente scientifico delle collane “Letture cristiane del primo millennio” per Paoline Editoriale Libri e della “Biblioteca patristica” per Edizioni Dehoniane Bologna. Ha fatto parte del Comitato Nazionale per il VI centenario della nascita di Lorenzo Valla; dal 2012 è socio corrispondente dell’Accademia “La Colombaria”.
Per conferenze e scambi culturali ha lavorato a Oxford, Parigi, Berlino, Boston, Strasburgo, Oslo, Copenhagen, Santander, Sidney, Groningen, Leeds, Melbourne, Stettino.
Inoltre collabora con il settimanale “Toscana oggi” e insegna “Storia di Firenze” presso l’Università dell’Età Libera. Si occupa in particolare di Florentia romana e tardo-antica e della toponomastica della città.
Elena Giannarelli ha all’attivo più di centocinquanta pubblicazioni: tra queste si annoverano il volume La tipologia femminile nella biografia e nell’autobiografia cristiana del IV secolo (Roma 1980), che ha dato inizio in Italia alla ricerca scientifica sulla considerazione della donna nel cristianesimo di età patristica; la prima traduzione commentata in lingua italiana della Vita Macrinae di Gregorio Nisseno (Milano 1988); l’edizione critica dell’unica opera agiografica di Leon Battista Alberti, Vita sancti Potiti (Roma 2010). Ha tenuto più di ottocento relazioni e conferenze;usa correttamente cinque lingue moderne; ha collaborato con Licei classici e scientifici (Michelangelo di Firenze, Piccolomini di Siena, Antonelli di Novara) per l’avvicinamento degli studenti alle problematiche dell’antichità ed ha anche curato sezioni dedicate ad autori dei secoli II-IV d.C. in antologie per le scuole superiori.
Nonostante tutto questo, Giannarelli ha passato venti anni da ricercatore, ossia in una condizione di non esistenza accademica, in una Facoltà in cui la Letteratura cristiana antica non veniva insegnata per motivi di opposizione ideologica e per pregiudizi culturali. Ciclicamente, a partire dal 1976, al momento della programmazione didattica, se ne sottolineavano l’importanza e la necessità. Nei fatti se ne rimandò l’istituzione fino all’anno 1991 (per affidamento); risale all’anno 2000 il bando di concorso per professore associato.
Da allora, i molti, ottimi laureati in questa materia sono stati pesantemente discriminati. Soltanto tre hanno vinto un dottorato di ricerca, superando egregiamente prove pensate sempre e soltanto per classicisti di stretta osservanza; nessuno di essi ha mai potuto godere di un assegno di ricerca. Per Giannarelli la Facoltà prima, il Dipartimento poi non hanno mai considerato la possibilità di un avanzamento di carriera: è rimasta per diciannove anni professore associato. Nonostante le difficoltà, nell'agosto del 2007, ha realizzato ad Oxford un workshop su Women and Christian Late Antiquity nell'ambito del Convegno quadriennale: Fifteenth International Conference on Patristic Studies. Con lei due tra le sue migliori alunne: Valeria Novembri e Francesca Di Marco. I tre lavori presentati sono stati pubblicati negli Atti relativi. L'inìziativa riscosse molto successo e suscitò interesse e discussioni.
Elena Giannarelli è andata in pensione come professore associato il 1 novembre 2019. Una insperata serie di circostanze favorevoli ha permesso che la materia non andasse perduta. Sopravviverà, nonostante tutto e gli studenti futuri potranno leggere il Protovangelo di Giacomo e comprendere meglio la poesia delle ballate de " La Buona Novella" di Fabrizio de André; potranno divertirsi a rintracciare gli Apocrifi che sostanziano Il "Maestro e Margherita" di Bulgakov. Potranno passare da Piazza Duomo conoscendo il motivo per cui il Battistero di San Giovanni è un ottagono. Potranno incantarsi di fronte allo splendido latino delle Confessiones e alla loro umana profondità. Potranno conoscere il lavoro filologico di Gerolamo, l'esegesi allegorica di Origene, la valutazione che Basilio Magno dà di Omero e di buona parte della letteratura greca profana, consigliandone la lettura ai giovani.
Augura a chi le succederà sulla cattedra di Letteratura cristiana antica dell'Università di Firenze di vedere riconosciuto il proprio lavoro e chiede al Rettore e alle autorità accademiche un particolare impegno perché né l'essere donna né insegnare una determinata materia possano costituire per il futuro motivo di discriminazione.
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